SOTTOTENENTE PILOTA
AMEDEO FAGIANO
In questo spazio virtuale
nato nel 2003 si vuole
ricordare alcune pagine di storia che vide protagonista il sottotenente
pilota Amedeo Fagiano
e la sua squadriglia
"Gigi Tre Osei" del 2° Gruppo Caccia Aeronautica Nazionale
Repubblicana. Il giovane ufficiale, nato
a Castelplanio (AN) l’8 aprile 1921 e scomparso ad Osimo (AN) il 6
agosto 2005, fu uno dei
ragazzi che, dopo l'8 settembre 1943, tornò a volare sui cieli del
centro-nord Italia per difendere le città e le infrastrutture martoriate dai
continui bombardamenti dell'aviazione anglo-americana.
Nei sui ricordi
dattiloscritti Amedeo
scrisse: "Speriamo che documentare, senza
orpelli né ideologie, nella sua semplicità e dignità, un tempo passato, onori
la memoria di chi cadde innanzi sera"
INQUADRAMENTO STORICO
Il 10 giugno 1940
l’Italia, alleata alla Germania, entra nella Seconda Guerra
Mondiale.
Nella
primavera del 1943, dopo una serie di rovesci, la situazione bellica italiana è
irreversibilmente compromessa. L’11 giugno 1943 viene persa Pantelleria e il 10
luglio 1943 gli alleati danno il via alla conquista della Sicilia. La notevole
disparità di forze in campo e un crescente malcontento popolare mettono in crisi
il regime fascista. Il 25 luglio 1943, all’apice della crisi politica, il Gran
Consiglio del Fascismo vota la sfiducia a Mussolini. Il Duce viene messo agli
arresti.
Il maresciallo
Badoglio, nuovo capo del Governo, inizia le trattative con gli anglo-americani
per uscire dignitosamente dalla guerra. Il 3 settembre 1943 a Cassibile
(Siracusa) viene firmato l’armistizio segreto con gli Alleati, che sarà reso
pubblico solo dopo 5 giorni. Il 9 settembre il Re con la Famiglia e alcuni
componenti del Governo e dello Stato Maggiore fuggono da Roma (ora sotto il
controllo delle forze germaniche) per dirigersi verso Brindisi, città in mano alle forze
anglo-americane. Le Forze Armate vengono inspiegabilmente lasciate senza ordini
precisi e gran parte dei reparti si disperdono.
L'Italia
di divide politicamente e militarmente in due. Mentre al
sud vi è il Regno d'Italia di Vittorio Emanuele III, al centro-nord, dopo la
liberazione di Mussolini, si costituisce la Repubblica Sociale
Italiana. Con base a Salò e con il controllo diretto della Germania, Mussolini
istituisce nuove forze armate con l’intento di continuare a combattere a fianco
dei tedeschi contro gli anglo-americani.
Nel frattempo, visto che le
clausole dell'armistizio non prevedono la contestuale cessazione dei
bombardamenti sul territorio del centro-nord Italia, per gli
italiani di queste regioni nulla cambia: i proseguono senza sosta, anzi si
intensificano, i bombardamenti e i mitragliamenti aerei a tutto ciò che si
muove. Dopo qualche
tempo dagli eventi armistiziali alcuni militari che si erano sbandati tornano a indossare la divisa.
Nella forza aerea solo un sesto degli organici decide di continuare a
combattere.
Tutti quelli che rimangono fedeli alla divisa sono ora di fronte a
un bivio che impone una scelta difficile e dolorosa: confluire al sud a fianco
dei nuovi alleati anglo-americani o convergere al nord per continuare a
combattere a fianco dei tedeschi.
Per quanto
riguarda il personale dell’Aeronautica, la scelta di restare nella Regia
Aeronautica del governo monarchico o di aderire alla nuova aviazione della
R.S.I., (l'Aeronautica Nazionale
Repubblicana), non è principalmente dettata dalla fede politica, ma in genere da
fatti di circostanza o di fedeltà al reparto di appartenenza o al proprio
comandante. A volte, nei militari, prende il sopravvento la volontà di
lottare per la liberazione dell’Italia dalla dittatura fascista, altre volte
prevale la volontà di rigettare l’armistizio e continuare a combattere a fianco
del vecchio alleato non vedendo altri motivi, se non quelli dell’opportunismo,
che potessero giustificare il voltafaccia del nuovo Governo Badoglio. Talvolta la
scelta è vincolata più semplicemente dal luogo di origine della famiglia. In molti casi
si opta per l’abbandono definitivo della divisa militare: alcuni entrano nelle
formazioni partigiane, altri si defilano limitandosi ad aspettare la fine della
guerra.
Coloro che
scelgono di arruolarsi nei tre Gruppi Caccia dell’A.N.R. lo fanno con il fine di
difendere lo spazio aereo del Centro-Nord Italia dai micidiali attacchi delle
massicce formazioni aeree anglo-americane che, ormai indisturbate, proseguono la
loro opera di distruzione. E’ su questi
ragazzi che cade la notevole responsabilità morale e materiale di proteggere e
difendere le infrastrutture e l’inerme popolazione.
Amedeo Fagiano
fu uno dei giovani piloti che scelse di continuare a volare nelle file del 2°
gruppo caccia A.N.R..
Paolo
Pesaresi
NOTA BENE
I contenuti di questo sito sono
esclusivamente a carattere storico e non politico.
STRUTTURA DEL SITO
-
Biografia
Amedeo Fagiano ANR: carriera e
la vita militare del pilota;
-
Battaglie aeree seconda guerra mondiale
Aeronautica Nazionale Repubblicana: descrizione di alcuni
combattimenti aerei effettuati da Fagiano;
- Foto in action: immagini che ritraggono Fagiano con il suo
Messerschmitt Bf 109 o con i
compagni della squadriglia;
-
Squadriglia "Gigi
Tre Osei": i piloti che hanno fatto parte della squadriglia
comandata dall'asso della caccia italiana Capitano Ugo Drago;
- Aerei pilotati
il
Messerschmitt Bf 109 G-6/U3 e i
Fiat G.55 Centauro portati in volo
nei combattimenti aerei;
- Modellismo un
profilo
storico e fotografico dell'aereo Messerschmitt Bf 109 G-6 realizzato
in scala ridotta;
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